L’abito bucolico: sfacciato ma giusto.

Daniela Zuccotti
Tra noi e la natura tre gradi di separazione:
un mazzo di ranuncoli freschi, un paio di giorni in campagna, una passeggiata tra i campi. Minimo comun denominatore, un abito impalpabile che svolazzi al primo soffio di vento, capace di trasformare il più rasserenante quadro bucolico in eccitante Instagram opportunity.


Il mio è a pois, color cipria, di un paio di taglie più grandi...
della mia perché i plissé della gonna cadano fluidi fino alle caviglie. Profuma d’estate e di albicocche appena raccolte.
L’ho abbinato a una borsa crochet multicolor che s’intona ai fiori che crescono spontanei ai bordi della strada.


Mi piace indossarlo a piedi scalzi per sentire, la mattina presto, l’erba bagnata di rugiada sotto la pelle; con un paio di sandali dorati nelle occasioni speciali (a proposito qualcuno di voi si sposa e vuole invitarmi al suo matrimonio?); all’occorrenza posso infilarci sotto anche un paio di stivaloni di gomma e vestire i panni della più country chic delle contadine. (Tipo oggi.)